top of page

Torino e la magia bianca

Poco tempo fa vi abbiamo parlato della magia nera a Torino oggi invece vi facciamo conoscere il lato bianco e luminoso della nostra città. Torino fa parte del triangolo della magia bianca insieme a Praga e Lione.

MAGIA BIANCA

La leggenda narra che Torino sia uno dei punti del triangolo della magia bianca in quanto è stata costruita nel punto esatto in cui il fiume Po (che indicherebbe il Sole) e il fiume Dora (che indicherebbe la Luna) confluiscono. Inoltre il 45° Parallelo attraversa il centro città accumulandovi così moltissima energia positiva.

1. PIAZZA CASTELLO

Partiamo da piazza Castello, gli esoteristi individuano questo luogo come il punto più importante per la magia bianca, più precisamente la fontana dei Tritoni, all'interno di palazzo Reale, questa sarebbe la principale fonte dell'energia positiva. La cancellata di Palazzo Reale indicherebbe il confine tra la città bianca e quella nera.

2. MOLE ANTONELLIANA

Il simbolo della città di Torino, l’opera più famosa dell’architetto Antonelli, la Mole Antonelliana è un altro dei simboli esoterici di magia bianca. Sarebbe, secondo gli esoteristi, un grande trasmettitore volto verso il cielo che irradia l’energia positiva presa dal sottosuolo sulla città di Torino.

3. CHIESA DELLA GRAN MADRE

La Gran Madre è considerata una delle chiese più rappresentative di Torino.

Situata ai piedi della collina e lungo il corso del fiume Po, questa chiesa è per gli esperti di esoterismo un punto cardine delle forze del bene. Le due statue all'ingresso della chiesa rappresentano la Fede e la Religione, una delle due statue terrebbe in mano una coppa, che rappresenterebbe il sacro Graal, mentre l'altra guarderebbe il luogo in cui ritrovarlo.

Secondo uno studio del Politecnico di Torino la statua guarderebbe verso Palazzo di Città, dove potrebbe essere nascosto il sacro Graal, secondo invece gli esperti di esoterismo lo sguardo sarebbe rivolto verso la Mole Antonelliana e qui sarebbe nascosto il Sacro Grall.

4. LA FONTANA ANGELICA

La fontana venne chiamata Angelica per volere del Ministro Bajnotti che decise di farla costruire in memoria dei suoi genitori.

La collocazione iniziale prevedeva che la fontana fosse eretta di fronte al Duomo di Torino, in piazza San Giovanni, ma poi si cambiò la location optando per piazza Solferino. Lo scultore Giovanni Riva modificò all'ultimo il progetto perché il volto di una delle due statue maschili guardasse verso Oriente, punto sacro da cui sorge il sole, una simbologia di energia positiva.

Le statue in totale sono quattro, e rappresentano le quattro stagioni; le due donne che rappresentano la primavera e l’estate, l’amore sacro e quello profano e poi ci sono i due uomini, figure leggendarie che in primis rappresentano l’autunno e l’inverno.

Post in evidenza
Post recenti
Archivio
Cerca per tag
No tags yet.
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page